Esistono SEGNALI DI RISCHIO che, se riconosciuti in tempo, possono portare all’individuazione precoce di qualunque disturbo o ritardo di acquisizione delle tappe dello sviluppo del bambino.

Tanto più l’intervento sarà immediato, maggiore sarà la possibilità di garantire un risultato terapeutico mirato ed efficace.

Il riconoscimento di tali condizioni è fondamentale per PREVENIRE L’INSORGENZA DI PROBLEMI EMOTIVI, COMPORTAMENTALI, COMUNICATIVI, SOCIO-RELAZIONALI e dell’APPRENDIMENTO, che spesso si associano ai quadri di alterato o ritardato sviluppo psicomotorio e che, in seguito, possono risultare d’importanza clinica primaria rispetto allo stesso disturbo di partenza.

Osserva il tuo bambino, nessuno lo conosce come te:

LINGUAGGIO

  • Ha superato i 24 mesi e dice meno di 50 parole?
  • Ha una pronuncia scorretta delle parole?
  • Non è comprensibile ciò che dice?
  • Riesce a comunicare solo con la mamma?
  • Balbetta?
  • Il linguaggio non è fluente?
  • È eccessivamente attivo (si muove in continuazione)?
  • Non riesce a concentrarsi?
  • Non porta a termine un’attività, cambia continuamente gioco?
  • Non presta attenzione a ciò che gli viene detto?
  • Non gestisce i tempi della conversazione?

SFERA COMPORTAMENTALE

Disattenzione:
  • È sbadato nelle attività quotidiane?
  • È disorganizzato?
  • Perde gli oggetti?
  • Commette molti errori di distrazione nei compiti o in altre attività?
  • Ha difficoltà a mantenere l’attenzione su compiti ma anche su attività di gioco?
  • Spesso non ascolta quando gli si parla?
  • Non porta a termine i compiti e non segue le istruzioni?
  • Evita o prova avversione verso compiti che prevedono impegno mentale protratto?
  • È facilmente distratto da stimoli esterni?
Iperattività:
  • Si muove continuamente sulla sedia?
  • Si muove eccessivamente in situazioni in cui è fuori luogo?
  • Si alza dalla sedia quando non dovrebbe?
  • Ha difficoltà a giocare o a dedicarsi a divertimenti in modo tranquillo?
  • È continuamente sotto pressione o agisce come se avesse un motore?
  • Parla troppo?
Impulsività:
  • Spara le risposte prima che le domande siano completate?
  • Ha difficoltà ad attendere il proprio turno?
  • È spesso invadente con gli altri o li interrompe nei giochi o nelle conversazioni?
Oppositività:
  • È Prepotente nei confronti dei compagni?
  • Ha difficoltà ad accettare e rispettare le regole?
  • Tende a prevaricare gli altri?
  • Diventa aggressivo verso gli altri o verso se stesso?

SFERA EMOTIVA

  • È spesso e facilmente irritabile?
  • Ha una bassa autostima?
  • Resta isolato dalle attività?
  • Ha spesso nausea, mal di stomaco, giramenti di testa ecc.?
  • Ritarda frequentemente nell’ingresso a scuola?
  • Piange o protesta ad ogni separazione dal genitore?
  • Ha un’eccessiva preoccupazione e ansia per le verifiche?
  • Ricerca ripetutamente l’approvazione dell’insegnante?
  • Ha difficoltà a parlare di fronte alla classe?
  • Ha difficoltà nell’esprimere la propria opinione?
  • Ha difficoltà nella gestione delle emozioni: inibizione emotiva o eccessiva irrequietezza?
  • Ha difficoltà di concentrazione a causa di preoccupazioni persistenti?
  • Tende a evitare le difficoltà?
  • Ha difficoltà a portare a termine i compiti assegnati?
  • Ha frequenti vuoti di memoria?
  • Rifiuta di giocare con i compagni ad alcuni giochi considerati pericolosi?
  • È riluttante nel voler sperimentare delle novità?
  • Ha difficoltà di concentrazione?
  • Fa frequenti autocritiche?
  • Ha paura delle critiche e dei giudizi negativi riguardo alle sue capacità?
  • Ha difficoltà nel prendere delle decisioni, assumendo un atteggiamento di procrastinazione?

APPRENDIMENTO

  • È pigro?
  • Non riesce a stare attento?
  • È disorganizzato e confusionario?
  • Non riesce a concentrarsi?
  • Ha uno scarso e altalenante rendimento scolastico?
  • Perde il materiale scolastico, dimentica/confonde gli impegni?
  • Ha poca autostima?
  • Chiede spesso di andare in bagno o di uscire?
  • Dice spesso di essere stanco?
  • Evita di copiare dalla lavagna o non fa in tempo a finire?
  • Ha bisogno di continui incoraggiamenti?
  • Ha una lettura lenta, esitante, piena di interruzioni?
  • Non comprende ciò che legge?
  • Va in ansia nell’affrontare un compito scritto?
  • Ha una calligrafia irregolare?
  • Tende a scrivere solo in stampatello?
  • Ha persistenti difficoltà nel calcolo?
  • Non è capace a gestire un discorso orale (resocontazione)?

COORDINAZIONE MOTORIA

  • È maldestro, scoordinato?
  • È goffo e/o impacciato nei movimenti?
  • Urta, rovesciare o fa cadere spesso le cose?
  • Ha difficoltà ad acquisire nuove capacità motorie?
  • Ha difficoltà con le abilità grosso-motorie (tutto il corpo), le abilità fino-motorie (uso delle mani) o entrambe?
  • È in ritardo alcune capacità motorie (andare in triciclo/bicicletta, afferrare una palla, saltare una corda, allacciare i bottoni e i lacci delle scarpe)?
  • Ha difficoltà a svolgere attività che richiedono l’uso coordinato di entrambi i lati del corpo (ad es. tagliare con le forbici, esercizi aerobici, colpire una palla con la mazza da baseball)?
  • Ha uno scarso controllo della postura e uno scarso equilibrio?
  • Ha difficoltà a scrivere in stampatello o a mano libera?
  • Ha difficoltà a completare un lavoro entro un limite di tempo?
  • Ha difficoltà generali ad organizzare il proprio banco, l’armadietto, i compiti o persino lo spazio su una pagina?
  • Ha difficoltà con attività della vita quotidiana (lavarsi, vestirsi, allacciare, prendere al volo)?
  • Ha difficoltà nell’orientamento nello spazio?
  • Tende al disordine, oppure ad un eccessivo ordine?
  • Ha difficoltà nell’orientamento temporale (prima-dopo, prima di-dopo di, ieri-oggi-domani, sequenze temporali).
  • Ha difficoltà nella memoria ordinata (memoria d’ordine o memoria sequenziale)?
  • Si perde nelle consegne plurime, nei messaggi lunghi?
  • Tende a stancarsi o ad eccitarsi nelle situazioni di confusione, di gruppo, di iperstimolazione?

SFERA SOCIO-RELAZIONALE

  • Ha difficoltà a separarsi dai genitori?
  • Tende all’isolamento sociale?
  • Manifesta disinteresse nei confronti degli altri?
  • Ha difficoltà a entrare in classe la mattina?
  • Ha difficoltà a socializzare con i coetanei e ricerca un rapporto esclusivo con l’adulto?
  • Assume un atteggiamento di chiusura rispetto alle situazioni e alle persone?
  • Evita il confronto scolastico?
  • Viene emarginato dal resto della classe?
  • Non mostra empatia o sensibilità alle emozioni altrui?

Se un bambino mostra una o più delle suddette difficoltà e se tali problemi interferiscono con la capacità del bambino di partecipare con successo e armonia alle attività a scuola, a casa o nella comunità, è importante rivolgersi ad uno specialista.

Noi di Progressi crediamo fortemente nel concetto di ALLEANZA TERAPEUTICA: Condivisione di obiettivi e definizione di compiti reciproci ben precisi tra:

  • paziente
  • terapisti/terapeuti
  • scuola
  • famiglia

La terapia, che sia logopedica, neuropsicomotoria, psicologica, di tutoraggio, soprattutto quando riguarda i bambini (0-18 anni), diviene un lavoro collaborativo tra tutti i soggetti coinvolti.

BAMBINO, EQUIPE RIABILITATIVA, SCUOLA E FAMIGLIA tutti attivi nei loro ruoli!

È un dovere degli insegnanti individuare gli allievi che non stanno seguendo le tappe dell’apprendimento come gli altri e segnalare una difficoltà scolastica.

È un dovere dei genitori porsi con mente aperta, accogliere i suggerimenti e approfondire il problema, prendendone coscienza, senza drammatizzare.

Noi ci siamo…

CREDI DI AVER BISOGNO DI UNA CONSULENZA