Seminario: Dislessia, il potenziamento dello studio e cognitivo.
“LA SCUOLA DEVE CONOSCERE LA DISLESSIA PER AGIRE SULLA DISLESSIA”
Cos’è la Dislessia?
“LA DISLESSIA NON È SOLO UN PROBLEMA DI LETTURA!”
La dislessia è una forma di disordine pervasivo che riduce la possibilità di organizzare, coordinare e regolare l’apprendimento.
“l’educazione non solo penetra la mente ma la modifica”. M. Montessori
Ma cosa fare con l’alunno Dislessico?
Dispensare, sostituire o potenziare il comportamento dell’alunno?
Se nell’approccio operativo canonico l’alunno viene aiutato con strumenti SOSTITUTIVI, compensativi e dispensativi, la nostra idea di “AIUTO ALLO STUDIO” si concretizza attraverso il potenziamento delle qualità e delle funzioni del bambino/ragazzo.
IL POTENZIAMENTO COGNITIVO nella seduta di studio si attua attraverso tre fasi:
- FASE FUNZIONALE (rivolto alle funzioni attraverso la neuro-attivazione).
- ALLENARE IL PENSIERO
- FASE DELLO STUDIO
L’educazione intensiva è in grado di coinvolgere e stimolare i vari circuiti cerebrali, attraverso una sollecitazione della plasticità del cervello, a tutto vantaggio della rapidizzazione dell’incipit e della diminuzione della lentezza operativa.
FASE FUNZIONALE
1°FASE PRELIMINARE
L’avvio della seduta di studio ha come obiettivo la generazione dell’iniziale stato di allerta cognitivo,
Il TUTOR deve:
- fare domande veloci su concetti della materia scolastica già acquisiti.
- Anticipare oralmente il nuovo contenuto disciplinare da studiare, gli argomenti che l’alunno dovrà leggere e comprendere, per favorire l’inseguimento semantico della mente e la mobilizzazione di tutta la cognitività.
2° ATTIVAZIONE NEUROFISIOLOGICA
Il TUTOR deve:
- Avviare lo stato di allerta cognitivo anche sul piano neuro – motorio:
- Rapidità dell’incipit: attivazione reattiva a consegne sequenziali. Eseguire la pronuncia, camminando sul posto, su dettato del terapista, via via più rapido.
- Fluidità d’azione: motricità diffusa per schemi combinati e schemi globali. Percorsi motori ritmati.
- Schemi laterali e crociati: esecuzione di schemi di attraversamento dell’asse mediale corporeo.
- Schemi rotatori: processi rotatori guidati.
- Sezione colpo d’occhio: Inseguire e battere la mano del terapista.
- Esercizi di lettura intensiva: Camminare sul posto e leggere un piccolo brano a voce alta.
ALLENARE IL PENSIERO
Il PENSIERO è l’insieme di funzioni prodotte e gestite dalla mente (intelligenza, creatività, fantasia, ipotesi, memoria, associazioni, intuizione, analisi/sintesi, contrasto, sequenzialità, induzione/deduzione), si esercita in serie, lavora per sequenze, o successioni, dunque impegna lo spazio e il tempo ed occupa una velocità.
Tutte le azioni del pensiero, che nell’insieme costituiscono le funzioni cognitive, sono sequenziali e, nel soggetto con DSA, possono mostrare disordine, disorganizzazione, lentezza, difficoltà di lavoro parte – tutto e tutto – parte (Crispiani P., Curina C., Fiorillo A., IL PENSIERO, AZIONE 11, SISTEMA CO.CLI.T.E., edizioni junior, Gruppo Spaggiari, Parma, 2010.).
COSA INTENDIAMO PER POTENZIAMENTO DELLE FUNZIONI COGNITIVE?
Il potenziamento delle funzioni cognitive riguarda la coniugazione delle competenze funzionali con la cultura e si sollecita attraverso una serie di strategie operative:
- Trascrivere e poi verbalizzare i concetti letti/ascoltati
- Collegare oralmente i concetti
- Riformulare verbalmente i concetti
- Proporre catene narrative finalizzate alla costruzione di frasi
- Esercitare il resoconto orale del tema mediante due o tre ripetizioni successive, da un livello più generale/inclusivo ad uno o due via via più dettagliati
FASE DELLO STUDIO
APPLICAZIONE DEL METODO DI STUDIO
- Chiedersi cosa si conosce già dell’argomento.
- Trascrivere e poi verbalizzare i concetti letti/ascoltati.
- Collegare oralmente i concetti.
- Riformulare verbalmente i concetti.
- Esercitare il resoconto orale (storico, descrittivo, argomentativo) mediante due o tre ripetizioni successive, da un livello più generale/inclusivo ad uno o due via via più dettagliati (metodo a spirale).
- Chiedersi se e quanto si è capito.
- Connettere il titolo dei capitoli o paragrafi al testo.
- Dal titolo ipotizzare il testo.
- Connettere un aspetto (concetto, parola) al testo complessivo.
- Individuare le parole di nuova acquisizione.
- Valutare la propria abilità espositiva.
- Velocizzare l’esposizione orale.
- Riflettere sul proprio stile di studio.
- Autovalutarsi.
SUGGERIMENTI PER LO STUDIO
(per docenti, terapisti ed educatori)
1. Argomento diviso in sequenze
2. Ripetizione dell’argomento spiegato
3. Variazione sensoriale dello stimolo
4. Sollecitazione dell’autoistruzione verbale (organizzare lo studio)
5. Sollecitazione del momento metacognitivo
Se tuo figlio ha problemi a scuola, noti disagio nell’affrontare i compiti che gli vengono assegnati, le insegnanti ti hanno segnalato difficoltà nell’apprendimento…
Al Centro Progressi puoi richiedere:
VALUTAZIONE PEDAGOGICA
La Valutazione Pedagogica si attua attraverso la descrizione dello sviluppo del soggetto dell’apprendimento, delineandone il profilo dinamico funzionale e la progettazione delle sue esigenze educative.
L’intervento, quando riguarda richieste di difficoltà scolastiche, si svolge attraverso una valutazione, divisa in tre livelli:
- Valutazione dell’adattamento scolastico
- Valutazione dei processi cognitivi
- Valutazione dello sviluppo metacognitivo
1° incontro: colloquio con I genitori e prima intervista allo studente
2° incontro: prove di valutazione allo studente e colloquio finale con I genitori
3° incontro: restituzione e consegna della relazione finale
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La Valutazione per certificare un Disturbo Specifico di Apprendimento viene fatta tramite una serie di INCONTRI VALUTATIVI, che prevedono OSSERVAZIONE e somministrazione di TEST e QUESTIONARI, tali incontri possono coinvolgere il neuropsichiatra infantile, lo psicologo, il terapista della neuro-psicomotricità e il logopedista, questi specialisti lavorano in equipe per avere una visione globale del problema e delle strategie da mettere in atto nell’intervento di aiuto e riabilitativo.
L’intervento valutativo va ad indagare aspetti fondamentali nell’apprendimento:
- Sfera cognitiva
- Competenze adattive
- La coordinazione dinamica generale
- La lateralità
- Le abilità visuo spaziali
- L’attenzione
- Le funzioni esecutive (pianificazione, memoria, controllo dell’impulsività)
- La letto-scrittura
- Calcolo logico matematico
Dettagli:
Come legge l’alunno senza disturbo?
- Pronto all’avvio
- Con andamento costante
- Senza interruzioni
- Con costanza nell’attenzione
- Si autocorregge in modo agevole
Come legge l’alunno Dislessico?
- Inciampa
- Si interrompe
- Sostituisce i fonemi
- Sostituisce i grafemi
- Inventa
La Condizione dislessica ha inoltre la sua dose di responsabilità:
- NELLE ABILITÀ SOCIALI
- NELLA MANCANZA DI AUTOREGOLAZIONE
- NELLA PERDITA DEI COORDINAMENTI COGNITIVI
- NELLE FUNZIONI ESECUTIVE
Un Bambino tra I 12 e i 24 MESI comincia a potenziare
Un bambino in ETÀ PRESCOLARE mette a punto e sviluppa
Un bambino in ETÀ SCOLARE sa regolare il suo
› Questo disordine deve essere assolutamente ri-organizzato attraverso l’esercizio di tutte le funzioni umane.
- LA MOTRICITÀ,
- I LAVORI SPAZIO-TEMPO
- L’ESPERIENZE GRAFO-MOTORIE
- L’AUMENTO DELLA VELOCITÀ ESECUTIVA
- L’INCREMENTO DEL LESSICO E DELLA NARRAZIONE
- IL FEEDBACK COGNITIVO
- IL COLPO D’OCCHIO PERCETTIVO
- LA FOCALIZZAZIONE
- LA MEMORIA DI LAVORO
- IL PENSIERO RETICOLARE
- LE FUNZIONI ESECUTIVE
- LA METACOGNIZIONE
Per approfondire il Centro Progressi vi consiglia i Libri:

DISLESSIA. Il potenziamento cognitivo
di Mauro Spezzi (2017)
Euro 7,00
NUOVA DISLESSIA E DIDATTICA. Le pratiche scolastiche inclusive
di Mauro Spezzi (2016)
Euro 12,00
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